The Mediterranean Breath

Perché Sabir?

Sabir è una lingua franca, che è stata parlata nei porti del Mediterraneo dal 1000 fino al 1800 circa. Una “koiné” (lingua comune) che permetteva la comunicazione fra popoli, lingue e usanze diverse. Una mescolanza di italiano - con forte presenza di veneto, siciliano e ligure -, spagnolo, arabo, catalano, sardo, turco. Il Sabir creò un’identità condivisa tra genti, mestieri, commerci che si affacciavano su quel mare. A riprova che il Mediterraneo non era e non è luogo di separazioni ma una nazione invisibile, dai confini sfumati.

Narrazioni

La vodka Sabir si ispira a questa storia, creando un distillato che non viene dal freddo ma dal caldo, dal blu del Mediterraneo, dai suoi sapori, dai suoi profumi. La composizione è la stessa della vodka. La materia prima, infatti, è il grano: distillato, purificato, trasformato in fragranza impalpabile. In questo modo si rinnova, nella tradizione, uno dei più antichi e diffusi distillati del mondo.

Materia

Il grano presente nella vodka Sabir è diverso. È il grano antico siciliano: dal Perciasacchi al Sambocara sono oltre 50 le varietà autoctone dell’isola, un tempo chiamato il «granaio di Roma» poi il «granaio d’Italia». Questi grani - genuini e autentici - sono quasi scomparsi anche perché non sono e non possono essere trattati industrialmente. Sono considerati quindi una varietà «bio» e sono tutelati da norme apposite che ne preservano l’integrità.